I miei pensieri sulla promessa del Labour di costruire 1,5 milioni di nuove abitazioni nette, quando è stato eletto la scorsa estate, entro agosto 2029. Ciò implicava una media di 300.000 all'anno per cinque anni. Quando la ministra per l'Edilizia Angela Rayner si è dimessa la scorsa settimana, alcuni ministri del Labour l'hanno elogiata per aver fatto un ottimo inizio nel raggiungere quel obiettivo. Ma le statistiche non lo confermano. Tra luglio 2024, quando il Labour è salito al potere, e giugno 2025, il Labour ha aggiunto 187.000 nuove abitazioni in Inghilterra — solo il 62% del tasso annuale richiesto e ben al di sotto dei 221.000 che i Tory sono riusciti a realizzare nel 2023/24. Questo lascia il Labour ora con la necessità di aggiungere almeno 325.000 nuove abitazioni nei restanti quattro anni — un compito arduo per il nuovo ministro dell'Edilizia Steve Reed. Certo, le completazioni riflettono parte dell'eredità Tory del Labour. Ma gli ultimi dati sulle nuove costruzioni non sembrano incoraggianti. La Home Builders Federation afferma che le unità residenziali approvate nel secondo trimestre del 2025 sono diminuite del 23% rispetto al secondo trimestre dell'anno scorso. Le unità di edilizia sociale erano inferiori del 31% e i 1.559 progetti abitativi approvati erano in calo del 45% rispetto all'anno precedente. Quel target di 1,5 milioni sembra sempre più un'impresa impossibile. Il che non è solo negativo per l'edilizia, ma anche per la strategia di crescita del governo, che doveva essere guidata da un boom nella costruzione di abitazioni.